Iker ed Eneko Pou sono nuovamente in Perù, dove rimarranno per due mesi, con l’obiettivo di individuare nuove pareti e scalare nuove vie
Eneko e Iker Pou sono tornati in Perù, sulle Ande e sulla Cordillera Blanca. Un luogo dove hanno già svolto una grande attività esplorativa nel 2017, 2019 e 2021. Lì hanno aperto vie di livello internazionale come Zerain, Burrito Chin de los Andes, Cabeza Clava, Andean Kingdom, Aupa Gasteiz, Viva Perú Carajo, Mal de Panza, Super Canalizos e Leire, oltre ad averne liberate altre come Quo Vado Ancora e Chacha Don Bosco.
“Volevamo ritornarci per un motivo ovvio: queste montagne ci permettono di continuare ad aprire nuove vie e di innovarci, che è la nostra vera ragione per cui andiamo in montagna”, spiegano i fratelli baschi a Barrabes. Inoltre, spiegano che a loro piace stare nella città di Huaraz: “siamo sempre ben accolti dalla comunità locale”.
Si fermeranno 60 giorni, con base nella capitale andina, ma hanno in programma di trasferirsi in altre zone della catena montuosa.
Il piano difficilmente si scosterà da quello degli anni precedenti, ossia, esplorare e realizzare prime ascensioni e scalate nella Cordillera Blanca, approfittando delle giornate di acclimatamento per definire gli obiettivi e per stabilire le aree che si trovano in condizioni migliori.
È uno dei vantaggi dell’acclimatamento: vivranno a 3.000 m e le salite che tenteranno saranno comprese tra i 5.000 e i 6.000 m; dunque avranno il tempo e la tranquillità necessari per valutare le proprie possibilità e le sfide da porsi.
Eneko e Iker sono accompagnati dal climber murciano Manu Ponce, già con loro nelle ultime spedizioni dei Pou e dal filmmaker peruviano Álex Estrada.
Entrambi i Pou considerano questa spedizione, come la prima post-covid. “Nell’estate del 2020, nelle peggiori condizioni dovute al COVID, siamo riusciti ad aprire “Rayu”, una via molto difficile nei Picos de Europa. L’anno scorso, con la crisi sanitaria ancora alle porte, abbiamo iniziato pubblicando il nostro primo libro, “Aúpa Pou: Una Vida Encordado”; per poi continuare con 4 nuove vie nelle Ande e finire in autunno con 45 conferenze. Tutto questo negli anni più difficili della nostra vita. Ecco perché siamo convinti che nel 2022, in cui la pandemia non è più travolgente come prima, siamo pronti a fare grandi cose sulle Ande”.
Di seguito, il video pubblicato ieri sulla loro pagina facebook: il tentativo di scalare libera “Aupa Gasteiz!”, una dura via di roccia aperta dai Pou nel 2019 (Perù, Cordillera Blanca).